IMPARARE A LASCIAR ANDARE…
Molte volte ci aggrappiamo a persone, cose o situazioni per paura di perderle. É la paura di essere senza di loro che accumuliamo sentimenti, credenze ed emozioni che hanno a che fare con quelle cose che non siamo disposti a lasciar andare.
Abbiamo paura di cambiare, di far entrare il nuovo, perché questo può significare rilasciare il vecchio.
Per esempio, non posso separarmi da quel ciondolo che mi ha regalato il mio ex ragazzo, che volevo tanto. O non posso, tagliare con il mio partner, perché se lo perdo, resto senza nessuno al mio fianco. O non posso lasciare quella società, che mi ha portato così tanto impegno, perché continuo a cercare di rimontare, anche se so che non c’è più niente da fare.
Perché ci aggrappiamo alle cose e alle persone?
Spesso ci costa liberarci di ricordi, persone o situazioni che hanno significato molto per noi. O che ci hanno fatto del male. O anche che ci hanno fatto passare dei bei momenti, ma non sono più nella nostra vita. Ci aggrappiamo, per non sentire il dolore, la paura, o la tristezza che ci dà liberarci da quello, che è già stato o già passato nelle nostre vite.
Può essere un periodo concreto, una persona, (non posso vivere senza di te, ho bisogno di te… sono alcune frasi) un oggetto o una situazione. E invece preferiamo continuare a vivere nel passato, con quelle scatole di libri, o quel ricordo di una coppia, o quella casa di famiglia di cui non possiamo liberarci, perché anche se vogliamo è superiore a noi. Siamo agganciati a “quello che potrebbe essere, e non è stato” e senza volerlo siamo ancora intrappolati in un cerchio senza uscita. Creiamo una dipendenza emotiva, o mentale che ci lega e non ci lascia vivere.
É curioso, perché non solo ci aggrappiamo, a persone, a cose o anche a situazioni, ma siamo anche agganciati con i nostri pensieri, le nostre convinzioni fisse senza voler cambiarle. La dipendenza emozionale è come una droga, che crea dipendenza, più pensi, più vuoi stare con quella persona, cosa o in quel posto.
Come comincio a liberarmi e lascio andare il mio passato?
Per iniziare a rilasciare, prima di tutto, bisogna iniziare ad accettare e assimilare che le cose sono andate come sono state, e che non possiamo cambiare, anche se vorremmo cambiarle con tutte le nostre forze.
Dobbiamo anche iniziare ad ammettere che ciò che vogliamo rilasciare, fa male, c’è una perdita di qualcosa che avevamo, e che ora non avremo più. Rilasciare significa essere disposti a rinunciare a qualcosa. Per esempio, essere disposti a rinunciare a quel sogno di quella società che avevamo iniziato con tutta l’illusione del mondo, ma che non ha funzionato.
O accettare che quel ex è rimasto nel passato, e non sarà più qui per molto.
E’ importante che attraversiamo il dolore che ci porta a rilasciare quell’oggetto, quel pensiero, persona o quell’emozione che volevamo tanto.
Attraversare, vuol dire, permetterci di provare quel dolore, o quella paura, che sentiamo, nel dire addio, a ciò che tanto tempo abbiamo conservato con noi.
Voglio dire, dobbiamo fare un lutto. Dobbiamo salutarci attraverso una lettera, un rituale, qualcosa che ci serva per chiudere il passato e poter concentrarci sul presente.
Staccarsi da una fonte di attaccamento fa male perché l’organismo è abituato e ha creato un condizionamento, ma è un dolore curativo.
1. Vedi cosa ti ha agganciato:
Qual è la tua dipendenza o la tua droga emotiva? Di chi non riesci a smettere di pensare? In che modo ti aggancia? Spesso sono più di una situazione o di persone di cui non possiamo slegarci.
2. Per i tuoi pensieri negativi:
Non lasciare che i tuoi pensieri negativi entrino in te.
Trova una parola che ti aiuti a lasciarli fuori dalla tua testa. Per esempio, grazie – ti amo, come ci insegna #hooponopono,ecc.
3. Scrivi una lettera con tutto quello che ti da rabbia o ti fa male:
Esprime tutta la tua tristezza, il tuo dolore e il tuo rancore. Immagina di poter comunicare tutto quello che non potevi dire e che ti sarebbe piaciuto. Che puoi dire tutto senza censura. Saluta la persona o la situazione. Prova anche a ringraziare tutto quello che ti ha dato quella persona o la situazione passata.
4. Leggi la lettera ad alta voce:
Immagina di avere la persona o la situazione davanti, se ti è difficile, puoi sempre mettere un cuscino che rappresenti quella persona o situazione. Piangi, scalcia, urla se necessario. Leggila quante volte ti serve, finché non senti che la lettera ti libera, che non c’è più niente da dire.
5. Strappa la lettera:
Una volta che hai letto la lettera ad alta voce immaginando di avere la persona o la situazione davanti, strappa la lettera come ti senti. Porta i resti, in un posto speciale per te e sotterrala. Finisci congedandoti e vattene.
6. Goditi le piccole cose:
Lascia il passato alle spalle e inizia a vivere. Trovati cose nuove che ti piacciono. Per esempio, fai sport, vai a spasso, trova un hobby piacevole, guarda un film, leggi romanzi, ecc.
7.La fiducia del nuovo che sta per venire:
Una volta che abbiamo accettato, che le cose sono come sono e abbiamo potuto sentire quel dolore, senza censura dentro di noi, siamo pronti a lasciare andare quello che ci legava al passato. Siamo pronti ad accettare e poter cambiare qualcosa nella nostra vita.
É in quel momento in cui possiamo dare spazio a qualcosa di nuovo, dobbiamo darci la possibilità di fidarci dalla vita, e in noi stessi per sperimentare il nuovo, che la vita ci ha preparato.
Quindi, rilasciare significa che possiamo contare sul fatto che anche se ci hanno fatto del male, ci sono nuove arie, speranze e desideri che possiamo realizzare e vivere di nuovo e se non ci riesci da solo/a ti aspetto nel percorso Lascia andare il passato con Ho’oponopono.