A metà tra filosofia di vita e pratica spirituale, questa antica tecnica di origine hawaiana aiuta a prendere maggiore consapevolezza delle proprie responsabilità per risolvere i conflitti a livello individuale, familiare e di gruppo e raggiungere uno stato di benessere interiore capace di dare un nuovo significato alla vita.
Non è una religione o un credo né tantomeno un culto e il suo nome sembra uno scioglilingua ma dietro alla parola Ho’oponopono, in italiano «rettificare un errore», c’è un’antica tecnica hawaiana per la riconciliazione, il perdono e la risoluzione dei conflitti: una pratica spirituale per lasciarsi alle spalle le memorie, che si ri-manifestano come problemi e che si basa su una tradizione degli abitanti dell’arcipelago hawaiano che per risolvere i conflitti nelle relazioni interpersonali nelle comunità si riunivano per un atto di riconciliazione e di perdono davanti a un sacerdote o uno sciamano chiamato Kahuna.
In tutto il mondo oggi Ho’oponopono è diventato una filosofia spirituale che non vuole essere un’alternativa a un credo religioso: è una scelta di vita che si è diffusa, abbracciando anche la cultura occidentale con tinte di auto-aiuto e spiritualità grazie all’apporto di video e corsi che si basano sugli insegnamenti di Morrnah Nalamaku Simeona che, nel 1976, ha sviluppato una nuova forma di Ho’oponopono semplificato e accessibile alla comunità occidentale poi diffuso dal Dr. Ihaleakala Hew Len.
«Secondo Morrnah siamo in grado di fare appello a chi conosce il nostro progetto personale per la guarigione di tutti i pensieri e i ricordi che ci stanno trattenendo in questo momento – spiega Vanina Alonso, consulente di Ho’oponopono e allieva del IZI LLC per il Sistema Sith® (Self Identity Through Ho’oponopono) e di Mabel Katz -. Il concetto di base è che dobbiamo essere disposti a prenderci la responsabilità al 100% per poter correggere errori, memorie e programmi che abbiamo accumulato nella nostra vita e che tornano nella forma di opinioni, giudizi e credenze che generano conflitti».
Praticare Ho’oponopono è semplice e la tecnica può essere utilizzata da chiunque: «È una questione di andare oltre i mezzi tradizionali di accesso alla conoscenza di noi stessi – spiega Vanina Alonso -.
Quando ci prendiamo cura della nostra “famiglia interiore”, infatti, ci lasciamo guidare dall’Universo perché ognuno di noi è responsabile delle memorie e dei programmi che si manifestano come problemi. Con Ho’oponopono possiamo scoprire chi siamo veramente, cancellare i problemi ed essere il protagonista della nostra vita».
Come raggiungere pace, equilibrio e un nuovo significato della vita? «Attraverso la comprensione della propria I-Dentità del Sé – prosegue Alonso, che è stata collaboratrice anche di Mabel Katz, figura internazionale dedicata all’insegnamento di Ho’oponopono, con cui ha organizzato due seminari a Roma -.
Per praticare Ho’oponopono occorre ripetere il mantra quotidiano “Grazie e Ti Amo” e altri strumenti che ci aiutano a lasciare andare le energie memorie e a riportare una nuova linfa di rispetto, attenzione e amore alle proprie relazioni personali e sociali, oltre a una nuova responsabilità personale e volontà costruttiva che genera benessere su tutti i livelli».
Fonte: Corriere dell’economia