Ho’oponopono e l’attaccamento.
Con cosa provi l’attaccamento?
L’attaccamento è sentirsi legato a qualcosa o qualcuno, e se questo manca, ti deprimi, senti che non sei tu, che ti manca qualcosa di essenziale, senti svalutazione, ansia, ecc.
Dal punto di vista delle emozioni e delle credenze, l’attaccamento è uno dei comportamenti che più ci squilibra.
L’attaccamento è paura. E la paura, l’abbiamo già visto molte volte in passato, crea un futuro che conferma ciò che temiamo tanto.
Quindi, praticare il distacco è anche lasciare andare le #paure.
Questo è: abbiamo tanta paura di perdere qualcosa, che abbiamo finito per perderlo, per confermare che avevamo ragione.È un circolo vizioso, quello che non vediamo è quanto parte del nostro comportamento e il nostro ego partecipano in modo che questo risultato si verifichi. Ci atteniamo a qualcosa già con la paura di perderlo.
Io non parlo di perdere lo materiale, di rompere le relazioni, di non sentirsi bene accanto a qualcuno o con la nostra famiglia, parlo del attaccamento di dipendenza affettiva e mentale …
Distaccarci sarebbe lasciare andare l’emozione che va di pari passo con l’oggetto del nostro “attaccamento”, che vale il gioco di parole. Non attivare programmi mentali che ci legano a qualcosa o qualcuno.
Come pratichiamo il distacco?
È prendere coscienza. Che nessuno ci appartiene davvero. Che non abbiamo bisogno di ciò che è per completarci, renderci #felici, darci abbondanza. Perché quelle cose sono nostre e ci appartengono già.
La nostra autostima non dipende da qualcuno o qualcosa “al di fuori” da noi.
Se non riusciamo a dare a noi stessi, non possiamo mai pretendere da un altra persona o di qualcosa. E quello che faremo è affezionarci a persone che finiranno per lasciarci, perché con il nostro comportamento di controllo e manipolazione inconscia che sviluppiamo dall’attaccamento che creiamo finiamo per soffocare o disturbare le persone che sono accanto o cose, che se mancano ci danno la scusa perfetta per essere infelici.
Attaccarci implica controllare, manipolare, difendere, proteggere per dare un senso alla nostra vita. Diventa un senso per noi stessi. Cioè, non siamo felici e perché siamo felici, condividiamo con qualcuno o abbiamo qualcosa.
Ma abbiamo bisogno di qualcosa?, e se non ce l’abbiamo, non siamo felici, quindi, devo fare tutto il possibile o impossibile per continuare con quella persona o continuare ad avere quella cosa.
Quando osserviamo dal #Sé, l’attaccamento non esiste, perché abbiamo tutto ciò che dobbiamo avere nel momento esatto e ciò che abbiamo è uno strumento che ci accompagna nel nostro cammino. La nostra felicità non dipende da questo.
Quando siamo con qualcuno, sappiamo che questa è la persona esatta, per quel momento, per quel posto, per quel tratto di strada. Ed è perfetto! Se quella persona non è lì, può farci del male, ma non smetteremo di vivere la nostra vita, e possiamo continuare ad andare avanti.
Distaccarci significa essere parte del Tutto, come abbiamo detto più volte. E che tutto ciò che abbiamo e non abbiamo è perfetto. Dal punto di vista dell’essere, sappiamo che la nostra autostima non dipende da niente o da nessuno al di fuori di noi.
Se non siamo con qualcuno, è perché fino lì che è arrivato il nostro apprendimento con quella persona. Che se non siamo più con qualcosa, è perché non è più necessario per noi, o l’apprendimento che ci lascia è maggiore, e che otterremo sempre molto di più, nel futuro.
Quando ci distacchiamo, siamo liberi. Non soffriamo allo stesso modo. Non controlliamo, né permettiamo di essere controllati. Non giochiamo ai giochi di dominio e alla manipolazione. Non siamo presi dall’invidia, dalla gelosia, dalla cattiveria, dall’avidità.
Distaccarci significa sentirsi parte della Vita, dell’Universo … Riesci ad immaginare la Terra che vuole possedere la Luna per non perderla?
La luna e la terra vanno insieme perché deve essere così, fa parte dell’ordine universale, siamo parti dell’universo, non c’è nulla che dobbiamo fare per tenere qualcosa per noi, tutto questo te lo spiego bene in Abbondanza Universale.